Post by Alessandro Di CandiaPost by goBBacciSi, ma attesta anche che questo uso si puo' considerare italiano.
Regionale...
Tu poi puoi specificare quello che ti pare, e delle singoli termini puoi
precisarne gli usi, la provenienza, etc etc etc.
Ma questo non toglie che sempre d'italiano si tratta.
Post by Alessandro Di CandiaPost by goBBacciMa questa è una tua opinione basata sul niente.
Non è una mia opinione, ma un fatto storicamente accertato dal dibattito
linguistico che si basa sul fatto che l'italiano è uno dei dialetti
presenti sulla penisola che ha trovato le condizioni favorevoli
all'espansione nazionale in un percorso che inizia, coscientemente, nella
prima metà del '500. E questo dialetto era il toscano di Dante, Petrarca e
Boccaccio, sancito come lingua della letteratura da Pietro Bembo nel 1525
e riformato da Manzoni nel 1840 (le date sono quelle delle opere che hanno
contribuito al processo, che ovviamente è molto più complesso).
Per cui, quello che noi chiamiamo italiano e che usiamo nella
comunicazione quotidiana è passibile di varie realizzazioni, tra cui uno
standard che si basa però sull'italiano di derivazione toscana.
Ma sei tu ed i toscanii che vogliono porsi su un piano di superiorita'.
L'italiano sara' anche nato in toscana, ma da allora si è evoluto tenendo
conto dei contributi di ogni regione italiana.
Quindi anche un modo di dire della Basilicata, puo' diventare italiano.
E tu non puoi definirlo "non standard" solo perche' l'italiano è nato dalla
lingua che si parlava a firenze.
E' qualcosa che fai tu in maniera arbitraria ed anzi prepotente.
Post by Alessandro Di CandiaPost by goBBacciCosa sia e cosa non sia italiano lo dicono i vocabolari, mica tu.
No, ma se ti dico che mi occupo di queste cose per lavoro ti sta bene?
L'occuparsi di qualcosa non costituisce condizione necessaria e nemmeno
sufficiente per non dire baggianate a riguardo.
Post by Alessandro Di CandiaPost by goBBacciSenti ci sono solo due possibilita'.
O è italiano o è dialetto e non mi risulta che un vocabolario della
lingua italiana riporti termini in dialetto.
Non è come dici tu. La polarità italiano - dialetto prevede una serie di
situazioni intermedie tra cui, appunto, quella degli italiani regionali.
Sei tu arrognate nel definirlo "intermedia".
E' italiano.
Post by Alessandro Di CandiaUn qualunque manuale di storia della lingua italiana te lo conferma (es.
quello di Claudio Marazzini pubblicato da Il Mulino nel 1994).
Se dico " 'o ragazz ", sto usando l'italiano regionale campano;
No, se dici "o'ragazz" stai parlando in dialetto, non in italiano.
Infatti "ragazz" sui vocabolari d'italiano non lo trovi.
Post by Alessandro Di Candiase dico " 'o guaglione" sto usando il dialetto napoletano.
Assolutamente non è cosi, è dialetto in entrambi i casi.
La dimostrazione è che nessuno dei due termini è presente sui vocabolari.
Questo esempio è delirante.
Post by Alessandro Di CandiaNon esistono solo italiano e dialetto: quelli sono i due estremi che
prevedono sfumature complesse.
No, esiste cosa è riportato sui dizionari della lingua italiana e cosa non è
riportato sui dizionari della lingua italiana.
Post by Alessandro Di CandiaPost by goBBacciIl de Mauro paravia classifica come italiano anche quell'uso.
Si tratta d'italiano, a che mi risulti la lingua italiana è unica.
Non esiste l'italiano centro-settentrionale, meridionale, etc.
Semplicemente l'italiano ha varie forme e modi di essere parlato.
Nessuna lingua è unica, tanto meno l'italiano che è la lingua di uno stato
che è unitario solo da 140 anni circa e prima era frammentato in tanti
stati ciascuno con una lingua che è all'origine dei nostri dialetti.
Dicendo lingua unica non intendo che c'e' un solo modo di parlarla.
Ci sono molteplici espressioni e possibilita' che insieme costituiscono la
lingua italiana.
Ognuna delle quali puo' avere diverse provenienze e diverse localita' dove
viene usata piu' frequentemente.
Post by Alessandro Di CandiaPuò una comunità divisa da secoli esprimersi in modo unitario?
Io non ho detto che si esprime in modo unitario.
Ma che i loro modi diversi di esprimersi continuano a chimarsi italiano.
Post by Alessandro Di CandiaI dialetti e le varietà locali sono la derivazione (coerente e splendida)
della storia italiana.
Si, ma una cosa sono i dialetti ed una cosa è l'italiano.
Post by Alessandro Di CandiaL'italiano come è oggi (patrimonio intersociale di una comunità ampia) è
un'acquisizione recente. La lingua è un organismo mobile, si adatta a
circostanze diverse e a condizioni comunicative diverse: come può essere
"unica"?
Il fatto che si evolva cosa c'entra con l'unicita'?
Anche un bambino si evolve, ma mica si sdoppia durante la crescita.
< Se tutti i veneti parlano in italiano in modo diverso da tutti i
Post by Alessandro Di Candiasiciliani, è evidente che la loro lingua di comunità è un italiano diverso
da quello nazionale ma coerente per zone omogenee.
Un veneto si esprimera' in maniera diversa da un siciliano.
Ma se utilizzano i vocabo contenuti sui dizionari della lingua italiana e
applicano le regole della grammatica italiana, stanno parlando italiano sia
il veneto che il siciliano.
Post by Alessandro Di CandiaDa qui la definizione di italiano regionale.
Definiscilo italiano regionale, ma era e resta italiano.
Quindi non puoi dire che utilizzare quelle espressioni equivalga a
commettere errori d'italiano.